Il Pinerolese Ramìe d.o.c. è un tipico esempio di vino di montagna, la cui zona di produzione è strettamente limitata ai comuni di Pomaretto e Perosa Argentina.
«Il vino di Pomaretto ha per lo più una singolare particolarità: bevuto eziandio con qualche intemperanza, lascia libera la testa; ma vacillano le gambe a chi ne fa uso alquanto smodato», così scriveva Goffredo Casalis, autore del “Dizionario degli Stati di S.M. il Re di Sardegna” nel 1847.
Questo vino prende il suo nome dall’omonima area “lî Ramìe”, che nel dialetto locale significa catasta di rami. Tale nome risale ad epoca medioevale, quando gli abitanti iniziarono a disboscare i folti boschi per impiantare i vigneti. A supporto dei vitigni realizzarono dei terrazzamenti (i cosiddetti “bari”) sostenuti da muretti in pietra a secco che tutt’ora sopravvivono e caratterizzano il paesaggio e la morfologia del territorio.
Ancora oggi, il rigido disciplinare di produzione, definito a seguito dell’attribuzione di denominazione d’origine controllata con l’accezione di “Pinerolese” nel 1996, richiede che il vino sia prodotto con la seguente composizione: Avanà Avarengo, Chatus, Becuet, congiuntamente minimo 60%.
Vino rosso rubino di bella intensità, il Ramìe si fa apprezzare per il profumo ampio di frutti rossi, accompagnati da delicati sentori di spezie e per il sapore pieno, caldo ed elegante con una gradazione alcolica minima del 10% Vol.
L’azienda ha aderito nel 2009 alla Strada Reale dei Vini Torinesi, associazione aperta senza scopo di lucro, che persegue la finalità di sviluppare l’imprenditoria agricola e turistica, nonché di promuovere sinergie tra gli Enti amministrativi e le aziende, definendo itinerari che raggiungono molte delle eccellenze architettoniche e paesaggistiche della Provincia di Torino, con particolare interesse al patrimonio sabaudo.